Il “sexting” sta diventando una pratica diffusa, ma attenzione ai rischi

Quello del Sexting è ormai un vero e proprio fenomeno, diffuso sempre di più negli ultimi anni, soprattutto tra i giovanissimi. Neologismo derivato dalla fusione delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare sms), indica l’invio di messaggi, testi e immagini sessualmente espliciti, tramite il telefonino o con altri mezzi informatici. Le statistiche ci dicono che a praticarlo sarebbe circa l’83% degli italiani, contro il 73% della media mondiale, di cui il 40% delle ragazze ed il 51% dei ragazzi di età compresa tra i 10-14 anni!

A volte il Sexting è un modo divertente per esplorare la sessualità di coppia in maniera alternativa, anche e soprattutto se si deve affrontare un periodo di lontananza, come quello che molti partner stanno sperimentando in questa particolare e imprevedibile fase storica. Grazie alle nuove tecnologie è possibile stuzzicare la fantasia erotica, creare momenti intimi anche a distanza, soddisfare i propri bisogni sessuali in un contesto di gioco e di fiducia reciproca.

Questa pratica nasconde però dei seri pericoli, troppo spesso sottovalutati, visto l’elevato rischio che le immagini o le parole hot finiscano poi in mani inopportune.

Il pericolo maggiore risiede nel fatto che, nel momento in cui una foto è messa in circolazione (magari per un sentimento di vendetta dopo la fine di una relazione), non solo non è più possibile recuperarla ma il destinatario potrebbe anche decidere di inoltrarla, copiarla, pubblicarla online o condividerla con chiunque generando quindi un vero e proprio bullismo informatico.  Inoltre, i contenuti erotici prodotti dai giovani utenti potrebbero facilmente divenire materiale pedo-pornografico!

Un’altra conseguenza è rappresentata dal fenomeno della micro-prostituzione: non è infrequente che i giovanissimi decidano di inviare delle proprie foto intime in cambio di piccole somme di denaro o ricariche telefoniche.

Il Sexting si delinea quindi come un fenomeno complesso, ambiguo, può rappresentare contemporaneamente sia una risorsa positiva che negativa. È necessario pertanto sensibilizzare, soprattutto i giovani, ad un corretto e consapevole uso della rete.

(di Maria Colucci – Psicologa e Sessuologa Clinica)

Scrivimi a: maria.colucci@losfero.it


BIBLIOGRAFIA

Andrea Bilotto, Iacopo Casadei, Sexting o amore? Educare ai sentimenti nell’era dei social network, Edizioni La Meridiana, 2019