Fare l’amore durante la gravidanza. Cosa fare durante i “9 mesi”

Una coppia in attesa affronta numerosi e importanti cambiamenti tali da modificarne l’equilibrio relazionale e sessuale. Se da una parte la dimensione affettiva risulta rinforzarsi, dall’altra il più delle volte è la vita intima a risentirne.

Nonostante i numerosi studi scientifici su gravidanza e sessualità, intorno a questo argomento ruotano ancora tabù, pregiudizi e false credenze, tali da compromettere negativamente l’intimità dei futuri genitori.

I rapporti sessuali nel caso di una gravidanza senza complicazioni (sotto indicazione del medico) possono essere praticati fino alla trentunesima settimana, consultando poi per le successive il ginecologo.

Scopriamo nel dettaglio cosa accade nei tre trimestri…

Il primo trimestre

E’ caratterizzato da un calo dell’interesse e del desiderio a causa di: nausea, stanchezza, malessere, umore instabile, irritabilità, paura di poter ledere il feto. La tempesta emotiva che coinvolge la donna, inoltre, le fa provare sensazioni altalenanti e a volte destabilizzanti, in cui i propri bisogni e desideri appaiono poco chiari, troppo volubili e confusi. E’ importante che l’uomo accolga la donna se è lei a rifiutare di avere rapporti, dia più spazio al dialogo e alla rassicurazione.

Il secondo trimestre

I fastidi del primo trimestre sembrano attenuarsi, lasciando spazio a una vera esplosione di vitalità e femminilità in cui la donna sente appieno la “magia” della natura e dell’esperienza della gravidanza.

Seno florido, pelle e capelli lucenti e una pancia ancora poco ingombrante le regalano un generale senso di benessere e bellezza che potenzia notevolmente la carica sessuale. In questa fase è molto importante per la futura mamma sentirsi attraente, accolta e rinforzata nella sua desiderabilità. Tuttavia, generalmente, il partner vive una diminuzione della pulsione sessuale che deriva dai timori legati alle sue nuove responsabilità di genitore.

Il terzo trimestre

I contatti erotici tendono a diminuire sia per la pienezza addominale, i dolori lombari e la fatica che per il timore di danneggiare il feto e di causare un parto prematuro.

La donna può richiedere più attenzioni e conferme, è più vulnerabile e stanca. Vi è un forte bisogno di coccole, tenerezza, condivisioni e fantasie circa l’arrivo del bambino. Maggiore sarà la vicinanza fisica più velocemente dopo il parto si tornerà a fare l’amore.

Le donne che riferiscono una maggior soddisfazione sessuale in gravidanza risultano essere più ottimiste nei confronti della imminente maternità, meno affaticate e soprattutto meno soggette al manifestarsi di sintomi depressivi.

(di Maria Colucci – Psicologa e Sessuologa Clinica)

Scrivimi a: maria.colucci@losfero.it


BIBLIOGRAFIA

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