Il nostro primo incontro

Questo spazio virtuale nasce con l’obiettivo di entrare nel mondo di donne, uomini, ragazzi, anziani e di vedere cosa accade quanto avviene un incontro, un incontro che sia d’amore, di sesso o di seduzione. La parola incontro trae origine dal latino popolare incóntra e vuol dire letteralmente “trovarsi di fronte a…”.

Questo, cari lettori, è il nostro primo incontro

Il primo sguardo che ci scambiamo, seppur virtuale. Ho pensato e ripensato a quale argomento potessi affrontare per inaugurare il giornale e dar vita alla nostra conoscenza, ed è proprio da qui che ho deciso di partire. Inizierò parlandovi dei primi incontri, del corteggiamento e dal fascino travolgente dei primi sguardi.

Molte ricerche hanno analizzato i segnali di approccio interpersonale e di seduzione e hanno dimostrato che nella fase del corteggiamento, cosa si dice è assai spesso meno importante di come lo si dice. Quando due persone sono attratte sessualmente in maniera reciproca, o quando si amano, segnalano questa situazione attraverso messaggi non verbali: sguardo, vicinanza, gesti, postura, tono della voce.

Il mezzo più efficace del corteggiamento umano è proprio lo sguardo: attratti fisicamente, gli individui si fissano reciprocamente per uno o due secondi, le loro pupille si dilatano, mostrandone interesse. Questo accade perché il volto viene considerato come una specie di porta dell’animo umano, che lascia trasparire ciò che altrimenti sarebbe inaccessibile. Lo stesso Aristotele aveva sostenuto che le passioni, come la collera e la paura, sono accompagnate da espressioni caratteristiche del viso. Non bisogna stupirsi quindi se la specie sociale per eccellenza, quella umana, avverte la necessità di scoprire gli stati interni degli altri scrutandone il volto.

Attraverso lo sguardo viene innescata una parte primitiva del cervello, che scatena una delle due emozioni basilari: interesse o repulsione. Anche la voce rivela non solo le intenzioni di chi parla, ma anche la sua provenienza, la sua educazione e quegli aspetti di carattere che possono attirare o respingere all’istante un potenziale compagno.

È quindi soprattutto dal volto e dalla voce che la nostra specie cerca informazioni utili sulle risposte emotive dei nostri partner, anziché da altri indizi sensoriali, per esempio olfattivi, come accade in altre specie. Il motivo per cui vista e udito raggiungono il primato nello stimolare l’interesse e la curiosità erotica può ricondursi all’importanza che questi sensi hanno assunto nell’homo erectus, in quanto capaci di fornire informazioni a distanza e visto anche che i nostri occhi sono posti all’altezza di quelli di chi ci sta di fronte. L’incontro, appunto.

(di Maria Colucci – Psicologa e Sessuologa Clinica)

Scrivimi a: maria.colucci@losfero.it


BIBLIOGRAFIA

Bellelli G., Le ragioni del cuore, Bologna, il Mulino, 2008

Simonelli C., Psicologia dello sviluppo sessuale ed affettivo, Roma, Carocci Editore, 2009